Squaloanch'io

Un capolavoro
dell’evoluzione

Gli squali solcano mari e oceani della nostra terra da almeno 400 milioni di anni. Possiamo pensarli come un capolavoro dell'evoluzione, le specie attuali si differenziano ben poco dalle specie primitive: la loro forma, i loro sensi acuti e la loro capacità predatoria fin dalle origini li hanno eletti a dominatori delle acque sul nostro pianeta.
In realtà non daremmo giustizia a questi animali considerandoli solo dei "dominatori", pare sempre più chiaro agli scienziati come gli squali, come tutti i predatori, svolgano un ruolo di "regolatori" degli ecosistemi marini: in quella complessa rete di interazioni tra prede e predatori, dove ogni elemento è in relazione agli altri, gli squali occupano il gradino più alto e sono così legati a tutti i livelli biologici inferiori.
E qui entra in gioco la nostra specie, l'uomo, che cammina su questo pianeta da appena 150.000 anni, e che con il suo impatto sugli ecosistemi marini tramite una pesca sconsiderata e eccessiva, la distruzione degli habitat e l'utilizzo non sostenibile delle risorse sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di molte delle circa 500 specie di squali presenti al mondo.
Solo nel Mar Mediterraneo dagli anni '50 ad oggi la presenza di squali, soprattutto delle specie di dimensioni maggiori, ha subito un declino fino al 98%, documentato da diversi studi a livello internazionale.
Tra i gruppi di animali presenti sul nostro pianeta, gli squali sono uno di quelli che più sta risentendo delle minacce antropiche e per il quale sono più urgenti interventi di tutela e conservazione.